Gli alunni del liceo tarantino Quinto Ennio, sezione classica del Ferraris, sono stati per una settimana a Sparta ospiti delle famiglie di loro coetanei con i quali hanno stretto un rapporto di amicizia e di fratellanza culturale e sociale.
Nove ragazzi di diverse età e di diverse classi e due docenti, i professori Giancarlo Antonucci e Patrizia D'Elia, hanno concretizzato nel capoluogo della Laconia la prima fase di un legame culturale che si completerà l'anno prossimo con la visita degli studenti e docenti spartani presso le famiglie tarantine che ricambieranno l'ospitalità ricevuta e e consolideranno il rapporto di vicinanza fra le due scuole e le due città unite già da tempo da solidi legami storici.
Il desiderio di estendere ai giovani, alle nuove generazioni, la consapevolezza di una sincera amicizia e di una vicinanza con l'amore per la condivisione di sentimenti e sensazioni positive ha spinto i docenti del liceo tarantino ad orientare il progetto in direzione spartana. E l'idea è stata vincente, perché hanno ricevuto un'accoglienza familiare, affettuosa e sincera da parte della scuola, delle famiglie ospitanti, dei compagni coetanei.
È stata una settimana intensa di incontri, di condivisioni, di cultura e di formazione scolastica in cui gli studenti tarantini hanno avuto l'occasione di assistere, ma soprattutto anche di partecipare attivamente con i loro interventi, alle lezioni del 3° liceo sperimentale di Sparta, una scuola piccola, ma gestita mirabilmente dalla dirigente Stavrùla Lagù che si avvale di un corpo docente vivace ed entusiasta e della collaborazione insostituibile per i progetti Erasmus della docente Katerina Exomanìdi Baiòku.
Alunni e docenti hanno avuto occasione di scambiare indicazioni didattiche, metodi di studio, strategie di insegnamento.
I ragazzi tarantini si sono esibiti nella recita di poesie in lingua neogreca, nel canto dell'Inno Nazionale Ellenico, l'Inno alla Libertà, e nel racconto della recente esperienza di aver incontrato Adriano Tegas, il ciclista che ha percorso in bici il tragitto da Taranto a Sparta per piantare nella piazza centrale un arbusto di Mirto Tarentino.
Una parte significativa del progetto ha goduto del supporto e della consulenza dal Dopolavoro Filellenico - e con esso della Rete delle Società Filelleniche d'Italia - e dal rapporto di fraterna e sincera amicizia che l'associazione tarantina ha da anni con la comunità spartana.
Gli alunni greci si sono esibiti in danze tradizionali e in rappresentazioni della loro cultura moderna e contemporanea. Al momento degli scambi dei doni, il Quinto Ennio ha donato alla dirigente, alla responsabile Erasmus e a Christos Pliotas, il comune amico che ha messo in contatto le due scuole, il libro a fumetti sulla fondazione spartana di Taranto «Metti una sera e Taranto» del docente tarantino Elio Michelotti. Da parte della Giunta Comunale tarantina i docenti hanno portato in dono alla scuola ospite e agli assessori Diamando Vaiakaku e Fanis Lazaris, presenti in rappresentanza del sindaco, il simbolo della comunità tarantina.
A Monemvasià è stata visitata la casa museo del grande poeta Iannis Ritsos, del quale gli alunni avevano imparato e declamato alcune memorabili poesie in lingua neogreca.
Nella città di Sparta sono state visitate parti della zona archeologica urbana con il grande teatro, l'agorà, il cenotafio di Leonida e i celebri mosaici di Orfeo e di Europa.
I ragazzi hanno avuto modo di condividere il tempo dello studio e del divertimento con i loro nuovi amici, e il momento dei saluti alla fine della settimana è stato particolarmente doloroso per legami giovani, ma già molto solidi ed intensi.

















































































































































