domenica 30 novembre 2025

Conclusa per il Quinto Ennio la prima parte dell'amicizia Erasmus con Sparta

 Gli alunni del liceo tarantino Quinto Ennio, sezione classica del Ferraris, sono stati per una settimana a Sparta ospiti delle famiglie di loro coetanei con i quali hanno stretto un rapporto di amicizia e di fratellanza culturale e sociale.

Nove ragazzi di diverse età e di diverse classi e due docenti, i professori Giancarlo Antonucci e Patrizia D'Elia, hanno concretizzato nel capoluogo della Laconia la prima fase di un legame culturale che si completerà l'anno prossimo con la visita degli studenti e docenti spartani presso le famiglie tarantine che ricambieranno l'ospitalità ricevuta e e consolideranno il rapporto di vicinanza fra le due scuole e le due città unite già da tempo da solidi legami storici.


(Il saluto ai tarantini della dirigente Stavrùla Lagù)

Il desiderio di estendere ai giovani, alle nuove generazioni, la consapevolezza di una sincera amicizia e di una vicinanza con l'amore per la condivisione di sentimenti e sensazioni positive ha spinto i docenti del liceo tarantino ad orientare il progetto in direzione spartana. E l'idea è stata vincente, perché hanno ricevuto un'accoglienza familiare, affettuosa e sincera da parte della scuola, delle famiglie ospitanti, dei compagni coetanei.

È stata una settimana intensa di incontri, di condivisioni, di cultura e di formazione scolastica in cui gli studenti tarantini hanno avuto l'occasione di assistere, ma soprattutto anche di partecipare attivamente con i loro interventi, alle lezioni del 3° liceo sperimentale di Sparta, una scuola piccola, ma gestita mirabilmente dalla dirigente Stavrùla Lagù che si avvale di un corpo docente vivace ed entusiasta e della collaborazione insostituibile per i progetti Erasmus della docente Katerina Exomanìdi Baiòku.







Alunni e docenti hanno avuto occasione di scambiare indicazioni didattiche, metodi di studio, strategie di insegnamento. 














I ragazzi tarantini si sono esibiti nella recita di poesie in lingua neogreca, nel canto dell'Inno Nazionale Ellenico, l'Inno alla Libertà, e nel racconto della recente esperienza di aver incontrato Adriano Tegas, il ciclista che ha percorso in bici il tragitto da Taranto a Sparta per piantare nella piazza centrale un arbusto di Mirto Tarentino.





Una parte significativa del progetto ha goduto del supporto e della consulenza dal Dopolavoro Filellenico - e con esso della Rete delle Società Filelleniche d'Italia - e dal rapporto di fraterna e sincera amicizia che l'associazione tarantina ha da anni con la comunità spartana.

Gli alunni greci si sono esibiti in danze tradizionali e in rappresentazioni della loro cultura moderna e contemporanea. Al momento degli scambi dei doni, il Quinto Ennio ha donato alla dirigente, alla responsabile Erasmus e a Christos Pliotas, il comune amico che ha messo in contatto le due scuole, il libro a fumetti sulla fondazione spartana di Taranto «Metti una sera e Taranto» del docente tarantino Elio Michelotti. Da parte della Giunta Comunale tarantina i docenti hanno portato in dono alla scuola ospite e agli assessori Diamando Vaiakaku e Fanis Lazaris, presenti in rappresentanza del sindaco, il simbolo della comunità tarantina.




























Durante la permanenza sono state effettuate visite alle cittadelle bizantine di Monenvasià e di Mistràs, alla città portuale di Ghithio e a Areòpolis dove 
nel lontano 1821 nacque la prima scintilla nel Peloponneso della rivoluzione per l'indipendenza dall'Impero Ottomano. 




















A Monemvasià è stata visitata la casa museo del grande poeta Iannis Ritsos, del quale gli alunni avevano imparato e declamato alcune memorabili poesie in lingua neogreca. 











Particolarmente intensa è stata poi la visita in barca alle grotte di Dirò.




















Nella città di Sparta sono state visitate parti della zona archeologica urbana con il grande teatro, l'agorà, il cenotafio di Leonida e i celebri mosaici di Orfeo e di Europa.





Nell'ultimo giorno di permanenza, dopo la consegna a tutti degli attestati di partecipazione,

























nel giardino antistante l'istituto scolastico sono state interrate due piante, la cui crescita ricorderà negli anni l'amicizia nata in questi giorni.


















I ragazzi hanno avuto modo di condividere il tempo dello studio e del divertimento con i loro nuovi amici, e il momento dei saluti alla fine della settimana è stato particolarmente doloroso per legami giovani, ma già molto solidi ed intensi.











LA CANZONE DEL GRUPPO - ΚΑΠΟΥ ΘΑ ΣΥΝΑΝΤΗΘΟΥΜΕ

Abbiamo scelto questa canzone perché in qualche modo ci rappresenta, anche se è una condizione piuttosto comune a molti nella nostra epoca. Anche noi quando dobbiamo riunirci, per un motivo o per l'altro, per impegni di uno o dell'altro, troviamo difficile se non impossibile incontrarci. Inoltre è cantata da un gruppo di bravi artisti affiatati che speriamo possano portare fortuna alla nostra associazione. Cliccando qui possiamo trovare il testo e la traduzione in italiano